“Di rifiuti si muore,
forse non è ancora chiaro”! Queste sono le parole di Luca Mercalli, Presidente
della Società Meteorologa Italiana, nella prefazione del libro.
Di Roberto Cavallo e la Coop. Erika.Soluzioni concrete per comuni, aziende e cittadini
“La questione dei
rifiuti nella nostra civiltà è...
Di una portata enorme, ed è sottovalutata."
I rifiuti sono un
problema moderno, vecchio solo di un paio di generazioni. Un secolo fa tutto o
quasi era biodegradabile in un tempo limitato e prodotto per durare a lungo.
Poi sono arrivati l’età della plastica, la chimica di sintesi, il consumismo,
il benessere effimero e ci siamo ubriacati di prodotti non biodegradabili, a volte anche tossici, che possono accumularsi per migliaia di anni.Ciò che “buttiamo” nell’ambiente dura migliaia di anni e produce danni
irreversibili.è più che mai un atto di profonda responsabilità e di assoluta necessità.Il libro racconta di esperienze italiane virtuose
improntate a quella strategia del ‘Rifiuti Zero’ in cui, l’Italia, vanta
il maggior numero al mondo di amministrazioni, realtà territoriali e
associazioni impegnate. Il volume ripercorre il cammino verso 'rifiuti zero' e le iniziative virtuose
nel campo della sostenibilità ambientale, del riciclo e del riuso di numerose
aziende, amministrazioni locali e realtà territoriali. Con un linguaggio diretto e presentando numerosi casi concreti, la questione
rifiuti viene affrontata sotto diversi aspetti: si parte dalla prevenzione,
arrivando al riuso e alla raccolta differenziata, per trattare poi di riciclo
ma anche di raccolta dei rifiuti organici e di compostaggio.Si descrivono in
concreto gli strumenti economici, i metodi per comunicare con i cittadini e con
le amministrazioni, per arrivare a tematiche innovative come l'eco-design,
strumento di prevenzione dei rifiuti dai risvolti ancora tutti da scoprire. Spazio anche all'analisi del “sacco nero”.
Il capitolo si cui ho posto la mia attenzione è il quarto dove si parla del
progetto “Ecobimbi” con il claim “Nella culla più salute meno rifiuti”. Il
progetto, che parte da Torino, prevede la fornitura alle famiglie di un carnet di buoni sconto per l’acquisto di un kit di pannolini lavabili.
Accompagnato da una specifica campagna pubblicitaria, organizzati incontri e
recol telefonico. Al termine dell’iniziativa è stata condotta un’indagine
telefonica, e, i risultati sono confortanti. Sulle 80 famiglie prese a
campione, il 79% utilizzerà ancora i pannolini lavabili, il 14% ancora è
indeciso e solo il 7% non li utilizzerà. La provincia di Torino ha
così evitato alla discarica ben 93 tonnellate di pannolini usa e getta e, visto
l’esito positivo, il progetto è stato esteso a tutti i Comuni della provincia.Di una portata enorme, ed è sottovalutata."
Valeria Di Brisco
Responsabile gruppo "Blogger"
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